PENSIERI DI UN CINICO
Tutto si riduce all’ultima persona a cui pensi la notte. E’ li che è il tuo cuore che va a lasciare l’ultimo pensiero prima che il tuo cervello vada in fase rem. Perché?... Io non credo nell’amore da romanzo credo più nell’attrazione fisica, nel reciproco affetto. Pensare a una persona come oggetto della mia vita mi fa credere che l’amore sia una droga che può essere venduta da uno spacciatore qualsiasi che indifferentemente dall’età o da come si comporta può darci una dose letale o una dose minima che non farà effetto sui ricettori nel cervello.
Perché è vero che l’amore è una droga, una droga legalizzata e tassata che una volta all’anno si utilizzerà come scusa per comprare gioielli e pupazzetti ai pusher che ricambieranno a loro volta con doni e altre dosi di droga a noi preferita. In fondo, la sensazione che si prova quando si è innamorati, si può provare anche con surrogati di una persona, infatti ( tralasciando i pensieri su feticismo e altro), la sensazione di essere innamorati si può provare mangiando tanto cioccolato o qualsiasi altra sostanza che lo contenga, esso rilascia quella sensazione di essere amati, desiderati da qualcuno che, non pensando a se stessi come primo oggetto della propria vita, dedica, almeno una volta al giorno, un suo pensiero a lei o a lui. E allora, perché nella nostra testa c’è sempre quella voce che dice di trovarsi una compagna con cui passare la vita? “Saranno state le raccomandazioni di nostra madre”, mi viene da pensare, ma non penso che sia quella la causa, perché l’educazione che si impartisce al proprio figlio sarà un po’ diversa di quella che la vicina impartirà al proprio, anche se fondate tutti e due sulla stessa base. Una risposta ci viene data! Ci dicono che è stato un amore a prima vista e ci raccontano storie da bigliettini di cioccolatini come:
“Lei mi completa, io sono disordinato e lei è ordinata, tutti e due ci completiamo, staremo bene quando ci trasferiremo a casa sua, in quanto ho perso il lavoro e ci dovremo mantenere solo con il suo stipendio da infermiera”.
Io, cinico come sono, annuisco senza neanche poter rispondere a una frase del genere, infatti la mia testa pensa solo che forse fra tre settimane la vedrò in qualche bar dove andrà a bere per dimenticare le boiate prima dette.
Ma il problema non è solo nostro che viviamo in una città piccola, ma si estende nei mondi del cinema, dei libri, dei videogiochi. Quale droga famosa nel mondo del cinema non è passata poi a noi comuni mortali: la cocaina, la ganja, ecc. Tutte droghe famose nel mondo dello spettacolo che poi passando a noi vengono date con delle scuse idiote come “Dai… la fumano tutti i VIP e ormai sei l’unico che non la prova”.
Ma perché pensare che se una droga come la cocaina è illegale, non solo perché dà assuefazione, ma per i danni collaterali che lascia all’organismo, una droga più leggera, ma allo stesso tempo “pericolosa” come l’amore, possa spingere chi ne fa un uso prolungato a fare scelte stupide? Per alcuni si manifestano dei sintomi come allontanamento da familiari e amici perché nel loro cervello si manifestano delle sinapsi che colpite da forti dosi di dopamina riducono la vittima in stati confusionari che le fanno credere che la persona da lui ambita è una divinità intoccabile da nessuno e se per caso un amico indicasse un suo difetto, la vittima risponderebbe come si fa ad una persona quando si bestemmia Dio, ma questo per qualche volontà “divina”, si manifesta solo nei casi più gravi. Invece, per chi ne fa uso da minor tempo ci sono altri sintomi da prendere in considerazione considerando che ci sono vari casi di assuefazione; se, per esempio prendiamo una persona che ha appena iniziato a relazionarsi con il suo “pusher”, avrà problemi ad approcciarsi e spinto dalla sua voglia di provare, inizierà a fare figure che lo renderanno divertente o buffo agli occhi del suo “personale spacciatore”. Ci sono altre persone che avendone provata già da altri spacciatori avranno un processo di relazione più veloce che lascerà alla fine il pusher scoraggiato e non pronto per altri clienti per un po’, benché il pusher sia più bravo e saggio rispetto alla vittima ( in certi casi di assidui consumatori), egli si troverà in particolare disagio, quasi che i ruoli si invertissero e infrangesse la prima regola degli spacciatori, cioè prendere la stessa droga che si vende, perché a questo punto non si è più venditori, ma si è vittime della stessa spada ed è qui che la relazione fra pusher e vittima finisce e si manifestano i peggiori sintomi, perché si proveranno sintomi come la solitudine, la tristezza… Ora matura un pensiero: “senza di lei non esiste niente e quindi la vita non merita di essere vissuta”. Così si presenta uno dei più gravi effetti collaterali che si può manifestare: la voglia di suicidarsi! Molte persone che non provano più piacere nell’assunzione di quel tipo di “amore”, manifestano dei comportamenti auto-lesionisti che possono portare più o meno al suicidio o ad altre situazioni come cambio di casa ,di luogo di incontri, di amici, di abitudini, ecc.
Ora vorrei lasciarvi riflettere un minuto su una cosa che sicuramente avrete notato leggendo questo tema: l’amore è, si, una cosa che caratterizza animali, persone e qualsiasi altra specie che possa provarlo, ma allo stesso tempo è causa di comportamenti inadatti per persone che si definiscono civili. Infatti, ci fa compiere pazzie che potrebbero metterci in imbarazzo ed alcune volte ci esclude da alcuni gruppi sociali, ma, soprattutto, se si appartiene a una categoria di differenti frequentatori di pusher, cioè avere pusher dallo stesso sesso della vittima, si rischia di essere criticati, derisi e picchiati ed esclusi per la semplicissima scelta di avere attrazione per diverso tipo, ma allo stesso tempo un uguale tipo di droga. Si pensa che questa droga non avrà un declino, perché, in fondo, l’amore non finirà mai. Secondo me è una affermazione inesatta, perché l’amore è già in declino. Infatti se non l’aveste notato, le sue vendite sono sempre più basse e i pusher preferiscono vedere la propria droga a piccoli pacchetti da distribuire a tutti, piuttosto che tenere una grande scorta per un vero consumatore. Un altro problema che caratterizza l’amore è che ormai non è più l’unica droga legale in circolazione, infatti nel nuovo millennio si stanno sviluppando nuovi tipi di droga, non naturali come l’amore, ma sintetici. Creati dai pusher per avere i migliori risultati da un relazione nel minor tempo possibile. Infatti, da che mondo e mondo una droga può essere sia sintetica che naturale; la droga sintetica a cui mi riferisco è una droga pratica, che si prende dalla strada e si porta a casa e poi si riporta dove vuole, per un prossimo cliente che, chissà, potrà avere già uno spacciatore privato. Però la sua droga non soddisfa più il cliente, perché nel tempo è ingiallita o ha cambiato sapore, oppure semplicemente al cliente l’erba del vicino è sembrata più verde e più saporita del proprio pusher e ha deciso di cambiare spacciatore.
Avendo esaurito gli argomenti non posso che farvi una domanda : “Secondo voi, per la persona giusta, si può passare tutto questo ambaradan”? Secondo me si , ma se fallirò, spero che non riscontrerò gravi effetti collaterali e che possibilmente cambierò velocemente spacciatore.